Atalanta – Gomez torna sul suo addio, Gasp risponde

I protagonisti della faida dell’ultimo inverno tornano a commentare l’accaduto

Atalanta – Gomez torna sul suo addio, Gasp risponde

BENEVENTO, ITALY - APRIL 18: Papu Gomez and Musa Barrow of Atalanta BC celebrate the 0-2 goal scored by Musa Barrow during the serie A match between Benevento Calcio and Atalanta BC at Stadio Ciro Vigorito on April 18, 2018 in Benevento, Italy. (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

Sono passati sette mesi dall’addio del Papu Gomez all’Atalanta. La notizia fece il giro del mondo rapidamente e scatenò un susseguirsi di notizie sull’accaduto. Dopo il litigio con Gasperini il calciatore trovò casa in Spagna, al Siviglia.

Proprio ieri, al quotidiano argentino La Nacion, il Papu è tornato sull’accaduto. “​Sbagliai anche io, non obbedii a una consegna tattica. Mancavano 10 minuti alla fine del primo tempo, Gasperini mi chiese di spostarmi sulla destra, io stavo giocando benissimo a sinistra e gli risposi di no. Sapevo che l’allenatore si sarebbe arrabbiato, che mi avrebbe tolto all’intervallo e in effetti fu così. Ma quello che successe poi nello spogliatoio valicò ogni limite. Gasperini tentò di picchiarmi. Ok discutere, ma un’aggressione fisica non la posso accettare. Così, dopo questo fatto, chiesi ad Antonio Percassi un incontro e gli spiegai che per me non c’erano problemi a continuare assieme, ammettendo anche le mie colpe: come capitano non mi ero comportato a modo, ero stato un cattivo esempio non obbedendo a un’indicazione dell’allenatore. Però chiesi al presidente che per andare avanti avevo bisogno delle scuse di Gasperini. Una società non può tollerare che il tecnico provi ad aggredire un calciatore”.

La replica del Gasp non si è fatta di certo attendere, dicendo che è il giocatore che cercò lo scontro fisico, e che lui stesso mancò di rispetto alla famiglia Percassi. “​I comportamenti e gli atteggiamenti di Gomez, in campo e fuori, erano diventati inaccettabili per l’allenatore e per i compagni. L’aggressione fisica è stata sua, non mia, ma il vero motivo per cui è andato via da Bergamo è per aver gravemente mancato di rispetto ai proprietari del club. Mi auguro che Gomez possa continuare a far parlare di sè con le prestazioni, come faceva all’Atalanta”.

Insomma, i due dopo tanto ancora non si sono chiariti e spiegati. Quello che è certo è che il Papu all’Atalanta aveva fatto grandi cose, purtroppo rovinate con un’uscita di scena con ancora molti interrogativi.