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Gasperini ha parlato e ha detto: “In questo calcio faccio fatica a capire i falli di mano, il VAR, i contrasti, eppure sono dentro il calcio da tanti anni. Non lo capisco io, non lo capiscono i giocatori, non lo capisce il pubblico. In troppe partite succedono imprevisti, ma soprattutto non c’è chiarezza. In tribuna, se mi scappa una parola, non ne pago le conseguenze. Ci dicono: “Basta star zitti”. Ma secondo me è giusto tirar fuori il problema. Poi si può far finta di niente, ma non si risolve niente. Forse è il momento di farlo, ma questo non riguarda solo l’Atalanta, altrimenti va a discapito di tutto il calcio. Il VAR ha un peso, carta canta. Non è tanto discutibile, di fronte all’immagine non capiamo più niente. O ci sono interpretazioni di parte o non lo so. Ci devono dire quando il VAR interviene o non interviene, in quel modo ci può essere più equilibrio. L’espulsione di domenica per me è pesantissima”.
“Giocando e crescendo vedrete l’evoluzione di un giocatore che ha attitudini importanti. Un po’ di ragazzi li ho visti nel settore giovanile, ma questa non è più l’Atalanta di cinque anni fa dove sarebbe stato subito titolare, e una plusvalenza sicura, ora cresce dietro a giocatori più importanti davanti perché ci sono altri obiettivi, più alti, della società, allora serve gente pronta, sono scelte che vanno fatte. Il pericolo è l’eccessiva esaltazione e poi al primo errore…la fortuna dell’Atalanta è avere tanti giovani per completare la rosa, credo più in questi ragazzi qua che andare in giro altrove a prenderli. Ma oggi si buttano tanti giovani e si bruciano con troppe aspettative”.
“Pessina sta andando bene, anche Gosens sta recuperando, ma il suo infortunio è un po’ più pesante. Djimsiti non ha avuto un problema muscolare, appena avrà la certezza di non farsi male al braccio potrà giocare. De Roon? È un giocatore importante, quest’anno abbiamo avuto la sfortuna che nello stesso reparto ci sono stati parecchi infortuni. Anche nella scorsa partita ci siamo organizzati bene. È vero che abbiamo perso Gosens, che faceva molti gol, ma c’è Zappacosta. È una squadra che è pronta a superare le difficoltà, ha un bel carattere e reagisce sempre, è un valore anche per me. Il campionato è duro, non possiamo avere presunzione e arroganza, dobbiamo stare attenti partita dopo partita”.
“No, ho già troppo lavoro da fare.. Non devo essere io a chiamare un’ammonizione a un avversario. Si vedono delle cose che non si capiscono. Meglio far chiarezza, magari capiamo che è un errore. Sui contrasti ad esempio è un problema, alcuni sono validi e sono un aspetto spettacolare del gioco del calcio. Non è un gesto da togliere. Cosa devo dire ai miei? Non contrastiamo più? Diventa complicato, i cartellini fioccano così. Succedono delle cose eclatanti”.
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