Sospiro di sollievo in casa Lazio. Ciro Immobile, che aveva abbandonato il ritiro dell’Italia per un affaticamento, domenica ci sarà. Sarà lui a guidare l’attacco biancazzurro nel big match contro il Milan.
Sarri quindi potrà contare sul suo centravanti principe. L’allenamento di ieri ha dato i segnali che il tecnico toscano sperava. Quindi confermato Immobile al centro dell’attacco. Possiamo immaginare quanta voglia abbia il 17 biancoceleste di giocare bene e zittire ancora una volta i suoi detrattori. Che gli accusano la troppa differenza di rendimento tra la Lazio e la Nazionale.
E’ innegabile infatti che la sua media realizzativa sia nettamente in deficit quando gioca in maglia azzurra, mentre i problemi con la Lazio sembrano sparire.
E’ ovvio che da un attaccante che vince la scarpa d’oro ci si aspettino i gol anche con la nazionale. Ma il problema non può essere soltanto imputato ad Immobile. Ma piuttosto ad un sistema che ne limita le caratteristiche. E’ sotto gli occhi di tutti che il lavoro che gli chiede Mancini non sia calibrato per le sue doti. Ciro in nazionale si ritrova spesso a dover fare la sponda e a giocare spalle alla porta. Mentre nella Lazio la porta ce l’ha sempre di fronte e si sfrutta la sua capacità di attaccare la profondità. Sistemi di gioco diversi che portano per forza di cose a rendimenti differenti.
Sarri lo sa e non si fa problemi, è sicuro che Ciro con lui continuerà a segnare come sempre ha fatto in campionato. E quindi fiducia a lui, con Felipe e Pedro ai lati.
Centrocampo che dovrebbe essere quello tipo, con il trio Leiva-Milinkovic-Luis Alberto che ormai è una certezza. In difesa dovrebbe rivedersi dal 1′ Luiz Felipe, e anche Lazzari pare pienamente recuperato dopo la botta che gli ha fatto saltare la nazionale.
Quindi formazione tipo per la Lazio, che vuole continuare a vincere. E vuole far tornare Ciro a sorridere.
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