News – Gravina: ”L’Italia si candiderà per Euro 2028. Mancini…”
A margine del Festival di Trento, il presidente della Figc, Gabriele Gravina ha rilasciato un’intervista. Ecco cosa ha detto
Il presidente della Figc, Gabriele Gravina, ha rilasciato alcune dichiarazioni a margine del Festival di Trento. Tra i vari temi toccati, l’Europeo vinto, il rinnovo di Mancini e tanto altro. Ecco le sue parole.
Europeo e Mancini
Il numero uno della Figc ha parlato dell’ultimo Europeo ed anche del ct Mancini. ”Il momento che mi resta di più nel cuore dell’Europeo è la finale. L’errore di Jorginho mi ha fatto cadere in depressione, ero in piedi e mi sono riseduto, ma poi è arrivata la splendida parata di Gigio Donnarumma. Amarezza e gioia. Rinnovo Mancini? A me interessava testare e capire se ciò che avevamo tracciato e concordato stava dando i suoi frutti e così era. Non c’era un accordo su una ipotesi di vittoria, ma sul voler dare agli italiani una nuova storia, meravigliosa, legata soprattutto al riscoprire l’appartenenza e l’orgoglio. Questo è avvenuto, e mi sembrava doveroso chiudere questo accordo prima della fase finale dell’Europeo. E’ stata una scelta sul progetto, non sul risultato”.
Euro 2028
Gravina ha parlato anche della possibile candidatura dell’Italia per ospitare gli Europei del 2028. ”Da qualche giorno è uscito il bando e noi ci saremo, è fuori discussione. L’Italia ha bisogno di un grande evento anche per coronare questo percorso e in Italia un grande evento manca da tanti anni, troppi anni. Spero che il Governo condivida e possa dare anche un supporto concreto affinché si possano anche ammodernare gli stadi e costruirne di nuovi”.
Riapertura stadi
Infine, il presidente ha parlato della riapertura degli stadi al 100%. ”Siamo già al 75% e mi sembra che il percorso tracciato qualche mese fa stia dando i suoi frutti. Noi dobbiamo essere credibili nel chiedere e quindi ottenere dal Governo. Per arrivare al 100% bisogna tenere sotto controllo l’evoluzione della pandemia dopo la riapertura delle scuole e da queste nuove forme di aggregazione dovute all’aumentare del pubblico fino al 75%. Fino ad oggi, grazie ai vaccini, la curva ha proseguito nella sua decrescita: dobbiamo tenere sotto controllo questa gradualità ma io credo che a breve si possa arrivare al 100%”.