Nazionali – Mancini: “La partita con la Spagna ci deve dare la consapevolezza”

Il commissario tecnico della Nazionale italiana ha parlato ieri in collegamento con il Festival dello Sport.

Nazionali – Mancini: “La partita con la Spagna ci deve dare la consapevolezza”

Mancini

Mancini ha parlato e ha detto: “Credo che l’atteggiamento non sia stato sbagliato, abbiamo sempre riconosciuto che la Spagna gioca benissimo tecnicamente, da oltre 20 anni, sono abituati più di noi. Sapevamo avrebbero avuto più possesso palla, ma il primo tempo poteva finire 1-1. Chiaramente l’espulsione ha condizionato il secondo tempo. Undici contro undici sarebbe stata un’altra partita. Nella ripresa poteva finire con una goleada per la Spagna, abbiamo concesso invece poco e siamo riusciti a fare un gol, sperando di farne un altro. Sarebbe stato molto difficile, è chiaro. Questa partita ci deve dare la forza e la consapevolezza che siamo una grande squadra. Non condivido con chi ha detto che non abbiamo messo impegno, non ci siamo messi ad attaccare”.

Sulle parole di Montella che vorrebbe Balotelli di nuovo in nazionale

“Ho passato tantissimi anni con lui, ora sono vaccinato. Non so, Mario ha 31 anni, le porte della Nazionale sono aperte, nessuno è mai stato dimenticato. Se c’è la possibilità valutiamo tutte le situazioni positive per la squadra. Perché Gavi è titolare e Lucca neanche convocato? Innanzitutto la gara di domani per noi è importante perché dobbiamo rimanere nelle prime sette del ranking per la qualificazione al Mondiale, vediamo le situazioni fisiche. Tante volte avremmo dovuto chiamare calciatori più giovani, ma anche l’Under21 deve qualificarsi nel proprio girone. A malincuore li lasciamo, anche solo inserirli nel gruppo fa migliorare, anche se alle volte è difficile. Le partite sono pressapoco negli stessi giorni, ci sarà occasione sicuro. Nella partita tra Francia e Belgio si sono viste due grandi squadre. Forse in questo momento siamo le migliori quattro d’Europa. Giovedì c’erano calciatori che han fatto la storia del calcio negli ultimi dieci anni”.

 

Infine sul rapporto con Vialli e l’abbraccio dolo la finale di Euro 2020

“Io e Vialli ci conosciamo da quando siamo ragazzi, quindi in quell’abbraccio c’era tutto. È stata una situazione particolarissima, emozionante, vincere l’Europeo. Si rappresenta la Nazione, non solo un club. L’emozione è stata tanta”.