Niente Immobile e Vlahovic: la media gol migliore d’Italia è di Capello in C

L’attaccante di Serie C della Carrarese ha una media reti per partita che fa impallidire anche mostri sacri del calcio italiano: l’identikit

Niente Immobile e Vlahovic: la media gol migliore d’Italia è di Capello in C

Alessandro Capello

Immobile, Vlahovic, Arnautovic e… Alessandro Capello. Accanto al quattro volte capocannoniere di Serie A, al possibile dominatore delle classifiche del futuro e all’attuale capocannoniere di questa stagione c’è spazio anche per l’attaccante classe 1995 della Carrarese. Conta poco la categoria o la squadra di appartenenza quando si parla di bomber: dipende tutto dai gol. E in questo senso c’è gloria nell’olimpo contemporaneo del calcio italiano anche per l’attaccante del club di Lega Pro.

Cinque gol in sette gare per Immobile, quattro in sei per Vlahovic, sei in sette per Arnautovic. Medie di tutto rispetto per i primi tre marcatori dell’attuale Serie A. Ma numeri che impallidiscono se confrontati a quelli di Alessandro Capello. L’attaccante della Carrarese, infatti, è il calciatore con la media gol per partita più alta di tutti i campionati professionistici italiani. In tre presenze su quattro giornate di Lega Pro fin qui disputare, infatti, il classe 1995 ha messo a segno ben cinque gol. Dopo la panchina iniziale contro il Cesena, alla prima da titolare contro la Recanatese ha messo a segno una tripletta, per poi rimanere a secco in un tempo contro il San Donato e mettere a segno infine una doppietta contro la Virtus Entella.

Numeri impressionanti che hanno contributo al percorso perfetto della Carrarese ma che soprattutto fanno come detto di Alessandro Capello l’attaccante con la media gol più alta di tutti i campionati italiani. L’attaccante classe 1995, infatti viaggia a oggi a un ritmo di 1,6 reti a partita: nessuno come lui. Cresciuto nei settori giovanili di Bologna, Inter e Cagliari, non ha mai esordito in Serie A e ha collezionato 100 presenze in Serie B con Varese, Padova, Venezia e Virtus Entella. Poi tanta gavetta in Lega Pro. Ora, a quasi 27 anni, una stagione su questi ritmi potrebbe significare la possibilità di un salto di categoria. Sognando magari un giorno di poter calcare anche lui i campi di Serie A e sfidare attaccanti del calibro di Arnautovic, Vlahovic e Immobile. Detto questo, a proposito di Vlahovic, attenzione: gira una voce clamorosa <<<