Kwadwo Asamoah, ex calciatore, ha rilasciato delle dichiarazioni alla Gazzetta dello Sport. Ecco le sue parole: “Sì, è stata la mia svolta e anche per questo considero Conte quasi come un secondo papà. È stata una fortuna incrociarlo sulla mia strada, grazie a lui sono diventato un giocatore diverso e la mia carriera è decollata.
Non ho visto tutte le partite della Juventus, ma in quelle che ho seguito la sensazione è che la fame, la determinazione e la spirito Juve che io appresi da Conte non sempre siano massimali. Manca continuità, che è una delle qualità fondamentali per indossare la maglia bianconera.
Quando giochi nella Juventus, non esistono le partite “normali”: sono tutte decisive e lo sono in modo particolare quelle da vincere ad ogni costo contro le squadre di media-bassa classifica. È una questione di mentalità”.
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