Serie A – Bremer il più richiesto: “Ecco a chi mi ispiro”
Il difensore del Torino, Bremer, ha raccontato ai microfoni di DAZN i suoi idoli e le insidie della Serie A
Una delle rubriche di DAZN, emittente che detiene la maggior parte dei diritti televisivi della Serie A, ha da poco scambiato alcune parole con Bremer. Il difensore del Torino ha parlato di quelle che sono le insidie nel marcare i centravanti migliori del campionato e non solo. Nel corso di questa chiacchierata il brasiliano ha anche raccontato quelli che sono i suoi idoli:
“Quando la palla è libera contro Osimhen devi scappare sempre. Gli devi prendere tre o quattro metri perché a lui non piace avere la palla tra i piedi, la preferisce lontano. Mentre quando marchi puoi stargli attaccato perché non va in profondità come Victor. Meglio stargli vicino e cercare di giocare d’anticipo visto il fisico che ha. Bisogna essere bravi ad usare bene il corpo.
Difficile dire quale sia la mia posizione preferita in difesa. Sono abituato a giocare a tre ed è così che sto facendo bene. Quindi se dovessi sceglierei, direi che preferisco giocare a tre. Ora sto anche diventando un calciatore che usa la testa. Proprio come vuole il mister, lui mi dice che ci vuole cervello. Ogni tanto, però, c’è anche bisogno di correre e la forza perciò non è tutto. Bisogna anche saper intercettare e mercare. Nel calcio, tuttavia, chiunque sbaglia. Ma l’importante è scendere in campo conoscendo l’avversario. Se uno come Vlahovic è veloce non posso stargli sempre attaccato perché se parte con l’allungo sono finito. Se invece il mio avversario è lento gli sto vicino così posso anticiparlo meglio.
“Tra i calciatori in attività il mio idolo è Van Djik. Anche se adesso sta un po’ soffrendo per via dell’infortunio. Penso che resti uno dei migliori al mondo. Mi rivedo in lui: ha fisico, palleggio. Ma lui è veramente forte. Mentre in Italia il migliore penso che sia Koulibaly”.