Serie A, Di Natale: “Fui vicinissimo alla Juve, vi svelo due talenti”
Antonio Di Natale ha parlato del suo accostamento ai tempi dell’Udinese con la Juve: inoltre ha parlato dei talenti pronti a esplodere in A
Intervistato a goal.com, Antonio Di Natale ha affrontato diversi temi d’attualità per il campionato di Serie A. Tra i vari argomenti, anche il calciomercato di quanto il giocatore faceva parte delle fila dell’Udinese e fu vicino a passare alla Juventus. L’ex calciatore ha confermato ancora una volta questo avvenimento: “C’è stato un mesetto in cui ero quasi vicino alla Juve. Poi insieme alla famiglia Pozzo abbiamo deciso di rimanere a Udine”.
Di Natale sui talenti del futuro
Successivamente Di Natale ha parlato dei talenti italiani pronti a sbocciare: “Baldanzi e Pafundi possono essere il futuro della Nazionale. Mancini lo ha dimostrato negli ultimi 4-5 anni sta portando tanti ragazzi giovani in Nazionale. Secondo me loro sono due giocatori di cui tra due-tre anni si sentirà parlare molto. Sono due giocatori che secondo me fanno la differenza. Mancini ha fatto bene a continuare ancora, è l’unico allenatore che crede ancora molto nei giovani. C’è crescita anche in Under 21, Under 15, Under 20, tutti ragazzi che secondo me Mancini vede. Speriamo di poter fare un po’ come ha fatto la Spagna, Germania, la Francia. Ci vuole del tempo ma secondo me abbiamo tanti ragazzi interessanti”.
Sul Napoli
Infine, l’ex calciatore dell’Udinese ha parlato della vittoria dello Scudetto del Napoli: “Faccio i complimenti al presidente, ai tifosi, al mister Luciano Spalletti di cui sono molto amico, a tutto lo staff, lo ringraziamo perché ha fatto un percorso bellissimo l’anno scorso, ci ha portato lo Scudetto che a Napoli stanno ancora festeggiando. Lo ringraziamo tutti noi napoletani. Addio? Se il mister ha preso una decisione cosi vuol dire che il ciclo era finito per lui. Secondo me quando un allenatore non può dare più di quello che ha dato è giusto cosi. Ripetersi il secondo anno non è facile, lui l’ha capito e noi napoletani lo ringraziamo perché ci ha portato lo Scudetto dopo 30 anni”.