Diritti TV – Federconsumatori attacca DAZN

Si attacca la piattaforma digitale per i troppi disservizi

Diritti TV – Federconsumatori attacca DAZN

VERONA, ITALY - JUNE 20: Diletta Leotta journalist for DAZN before the Serie A match between Hellas Verona and Cagliari Calcio at Stadio Marcantonio Bentegodi on June 20, 2020 in Verona, Italy. (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

Nuovo attacco a Dazn. Gli ulteriori disservizi accusati durante Juventus-Milan fanno scoccare l’allarme, se ce ne fosse bisogno. Infatti, oltre al match di domenica, ci sono stati forti problemi anche negli altri due match di cartello, Napoli-Juve e Milan-Lazio, quelli con più affluenza di pubblico. E’ evidente che di questo passo ogni big match sarà goduto non al massimo delle possibilità per la maggior parte degli utenti. Che adesso stanno cominciando a stufarsi. Il paragone con Prime Video è stato impietoso, con una qualità incredibile per la Champions. E adesso più di una persona vuole provvedimenti. Che siano rimborsi oppure cambio di piattaforma. Perché è ovvio che attualmente DAZN non ha affatto i mezzi per soddisfare una domanda così elevata. Ma questo forse bisognava considerarlo prima di assegnargli i diritti TV per i prossimi 3 anni.

Il comunicato della federconsumatori

La Federconsumatori fa sentire la sua voce con un duro comunicato: “Il campionato di serie A di calcio è iniziato da poche settimane ma i tifosi hanno già dovuto affrontare mille disavventure per poter assistere agli incontri che, com’è noto, per questa stagione vengono trasmessi in streaming da DAZN. In questi week end gli abbonati hanno riscontrato assenze di segnale, blackout e cali di definizione, a seguito dei quali abbiamo agito in due direzioni. Da una parte proponendo ad AGCom l’inclusione delle Associazioni dei Consumatori nel tavolo tecnico permanente sulla rete per il calcio in streaming istituito presso l’Autorità stessa. Dall’altra chiedendo alla piattaforma l’erogazione automatica di un risarcimento agli utenti coinvolti. È evidente che gli strumenti tecnici impiegati da Dazn non siano adeguati a sostenere una così elevata mole di traffico e che, come abbiamo ripetuto più volte, la piattaforma stia sperimentando uno step decisivo nel percorso di innovazione tecnologica del Paese senza alcun riguardo per i diritti degli utenti”.