Serie A, Filippo Inzaghi: “Simone poteva essere il Ferguson della Lazio”
Filippo Inzaghi ha parlato di suo fratello Simone: secondo l’ex giocatore, il precedente tecnico della Lazio poteva diventare come Ferguson
Dopo dieci anni da giocatore, con 196 presenze e 55 gol, sono seguiti sei anni in panchina sempre alla Lazio. Da giocatore, Simone Inzaghi ha vinto Scudetto e Coppa UEFA del 1999, oltre che tre Coppe Italia e due volte la Supercoppa Italiana. Da allenatore sulla panchina biancoceleste sono invece arrivate in due occasioni la Supercoppa Italiana e una Coppa Italia. Numeri e trofei che fanno ben capire il ruolo centrale dell’attuale tecnico dell’Inter nella storia della Lazio.
Inzaghi come Ferguson
Simone Inzaghi ha lasciato la panchina della Lazio dopo la stagione 2020/21 per prendere il timone di un altra squadra prestigiosa della Serie A. Un passaggio, quello dai biancocelesti all’Inter, che ha posto almeno momentaneamente la parola fine alla sua avventura con la società capitolina. Di questo ha parlato ai microfoni di Sky Sport il fratello Filippo. Secondo l’attuale allenatore della Reggina, se Simone fosse rimasto alla Lazio, sarebbe potuto diventare come Ferguson per il Manchester United.
Le parole di Inzaghi
Per Filippo Inzaghi, per il club della Lazio il fratello sarebbe potuto rimanere a vita sulla panchina o nello staff biancoceleste. Ecco cosa ha detto: “Lui si è messo in discussione con coraggio: poteva essere il Ferguson della Lazio. Gliel’avrebbero fatto fare tutta la vita, ma invece è andato in un grande club che aveva vinto lo Scudetto e venduto i giocatori migliori. Sta facendo un ottimo lavoro e non lo dico perché sia mio fratello; ha un’educazione che lo porta ad alzare poco la voce e questo non piace in Italia e in Europa”.