Intervenuto su Radio Bruno, l’agente di Mandragora ha parlato delle ottime prestazioni del suo assistito in Serie A: “Aspettavamo il gol da tempo. Rolando in questi mesi si è impegnato moltissimo, si è dovuto inserire nel gioco di Italiano, tutti i nuovi acquisti si stanno inserendo solo adesso, da Dodò a Barak, iniziamo a vedere finalmente la vera Fiorentina. Noi avevamo diverse opzioni ma abbiamo scelto Firenze perché c’erano tutte le condizioni per fare l’ultimo step“.
Sul lungo periodo di adattamento: “Si era parlato tanto quest’estate del fatto che lui potesse sostituire Torreira, ma è stato un errore, ha un modo di giocare completamente diverso ed è stato quello l’errore. È stato comprato per fare il doppio ruolo, sia da mezz’ala che nel centrocampo a due.
Lo stesso Amrabat il primo anno ha avuto difficoltà, il calcio non è la Play Station: il giocatore si deve ambientare e inserire nella squadra. Ma non vale solo per Mandragora, anche per Cabral, Dodò, Ikonè”.
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