La Gazzetta dello Sport ha parlato di Giacomo Raspadori, ex attaccante del Sassuolo. Ecco l’analisi: “Era un fenomeno nella Primavera del Sassuolo ma è cresciuto lì, nel “suo” campionato, senza salti nel vuoto.
La Serie A poteva aspettare i suoi 19 anni, anche se c’è chi la conosce più giovane, e nessuno ha avuto fretta, né lui né il club che poi quando è stato il momento gli ha offerto la casa e le responsabilità dove preparare il decollo.
Era la carta in più di Mancini, quella che poteva sparigliare il mazzo, all’Europeo, ma Jack lo ha vissuto come l’apprendista che fa lavoro di bottega”.
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