Serie A – I prossimi Europei si faranno in Italia? Gravina non ha dubbi
L’Italia potrebbe ospitare i prossimi campionati Europei. Merito anche di alcuni rinnovamenti in Serie A e non solo
In questo periodo la Serie A è ferma. Il motivo? La FIGC ha indotto una stage che ha permesso al commissario tecnico della Nazionale, Roberto Mancini, di convocare un massimo di trentacinque giocatori da valutare, in quel di Coverciano, in vista dei prossimi spareggi che potrebbero permettere all’Italia di accedere alla Coppa del Mondo. Prevista a fine anno in Qatar. Dopo il tonfo del 2018 che ha visto gli azzurri non partire per la Russia, questa volta si sta facendo di tutto pur di portare a casa l’obiettivo. Il calcio italiano, così come quello globale, sta vivendo una fase di rinnovamento. Per questo il CT nostrano ha ben pensato di dare una chance anche ai calciatori meno blasonati. Nel novero di questo mini ritiro azzurro, ci sono infatti anche diversi emergenti che da qui a breve potrebbero entrare a far parte in pianta stabile della rosa.
L’Italia si candida
A proposito di rinnovamenti, in seguito al consiglio federale che si è tenuto poco fa, il presidente della Federcalcio Gabriele Gravina ha partecipato alla conferenza stampa dove ha toccato diversi argomenti. Uno su tutti, quello che vedrebbe l’Italia candidata ad ospitare uno dei due prossimi campionati europei. Il più vicino è quello del 2028. Tuttavia, anche quello del 2032 potrebbe essere un possibilità. Anche perché, ha detto Gravina, ci sono alcuni importanti impianti in Serie A, e non solo, che stanno per abbracciare un decisivo rinnovamento. Insomma, il calcio nel Belpaese ha bisogno di fare il salto di qualità:
Parla Gravina
“Il prossimo step, quello decisivo per l’assegnazione degli Europei del 2028, è previsto per marzo. Prima dell’Esecutiva UEFA previsto per il 20 del mese, presenteremo la candidatura dell’Italia. Possibilità aperta, qualora non dovesse andare a buon fine quella del 28, anche per quanto riguarda il torneo in programma nel 2032. Valuteremo una delle due opzioni. Lo faremo in maniera seria e ponderata. Anche perché è in vista c’è un importante rinnovamento di alcune infrastrutture. Su tutte penso a quelle di Firenze, Cagliari, Bologna e Bari”.