Serie A – La Juventus cerca il riscatto contro il Bologna nel posticipo

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Il posticipo della domenica sera propone una sfida tra due squadre in difficoltà: Juventus e Bologna. I bianconeri non vincono in Serie A dal 31 agosto nella sfida contro lo Spezia (2-0), mentre i felsinei hanno conquistato i tre punti una sola volta, ai danni della Fiorentina per 2-1. Allegri è alla disperata ricerca del ritorno alla vittoria, che permetterebbe alla Juve di affrontare l’impegno europeo contro il Maccabi con più serenità. Discorso simile per Thiago Motta, da poco arrivato sulla panchina bolognese, ma già al centro di una situazione complicata.

Le scelte di formazione di Allegri

La novità più importante riguarda Leonardo Bonucci. Dopo la panchina nell’ultima giornata di Serie A a Monza e varie tensioni registrate dalle parti di Vinovo, Allegri sembrerebbe deciso a rilanciare il suo Capitano al centro della difesa, insieme a Bremer e Danilo. Sulle fasce scaldano i motori Kostic e De Sciglio (in vantaggio su Cuadrado). A centrocampo si prepara il terzetto composto da Locatelli, Paredes e Rabiot. In avanti, se confermato il 3-5-2, toccherebbe a Vlahovic in coppia con Milik. In porta possibile il rientro di Szczesny.

Il nuovo calcio di Thiago Motta

Nelle idee di Thiago Motta, il suo Bologna è una squadra offensiva capace di mettere in difficoltà chiunque. Per questo motivo le ultime indicazioni che arrivano dall’allenamento rossoblu parlano di un 4-3-3 che può trasformarsi in un 4-2-3-1 a seconda della posizione di Soriano. Molti i ballottaggi, sia in difesa che in attacco. L’unico sicuro del posto in avanti è Arnautovic (6 gol in campionato), mentre sulle ali sono in quattro per due posti: Orsolini, Sansone, Vignato e Zirkzee. In porta non si tocca Skorupski. La linea difensiva dovrebbe essere composta da De Silvestri, Posch, Lucumì e Cambiaso, con Kasius e Lykogiannis che insidiano i due terzini. A centrocampo l’unico ballottaggio è tra Medel e Ferguson come vertice basso in caso di centrocampo a 3. Ai loro lati agiranno il già citato Soriano e Schouten.