Lazio / Eriksonn shock: “Mi resta un anno di vita. Lotterò finché potrò”
Eriksson, storico allenatore della Lazio, ha spiegato di lottare contro una malattia terminale: per l’ex tecnico non rimarrebbe molto tempo
Come un fulmine a ciel sereno, Sven-Goran Eriksson, indimenticato allenatore della Lazio, ha rivelato ai microfoni di Sportmediaset le sue gravi condizioni di salute. Ecco direttamente le sue parole: “Tutti avevano capito che non stavo bene, immaginavano fosse cancro e lo è. Devo lottare finché potrò. Nel migliore dei casi un anno o anche di più, nel peggiore anche meno. In realtà nessuno può esserne sicuro con certezza, è meglio non pensarci. Puoi in qualche modo ingannare il tuo cervello, pensare positivo e vedere le cose nella maniera migliore, non perderti nelle avversità, perché questa ovviamente è la più grande di tutte, ma ricavarne comunque qualcosa di buono da questa esperienza”.
Eriksonn ha descritto come è venuto a conoscenza della sua malattia: “Sono collassato improvvisamente mentre facevo una corsa di cinque chilometri, dopo un consulto medico ho scoperto di avere avuto in ictus e che avevo già un tumore. Non so da quanto tempo, forse un mese, forse un anno”.