Intervistato da La Gazzetta dello Sport, Fabio Capello ha parlato delle possibilità di vittoria dello scudetto del Milan: “Ripetersi è possibile. Ma il quadro è cambiato. Il Milan sta lavorando per rinforzarsi ma lo hanno fatto anche le altre, sarà una lotta aperta con Inter, Juventus, Napoli e Roma. Cinque sorelle attrezzate per arrivare in fondo, con allenatori che hanno vinto, che spettacolo. Il pericolo è nella testa, specialmente se alleni giocatori non abituati a vincere con continuità. Quando si vince si tende a pensare di aver fatto tutto, invece in un club come il Milan vincere significa aver fatto il proprio dovere. Occorre cancellare i ricordi del successo e ripartire da zero, con la mente nel presente. I ricordi torneranno utili più avanti”.
Il primo match stagionale contro il Verona è stato però un successo: “Una giornata di campionato è ancora troppo poco, bisogna aspettare. Quando si va in campo con lo scudetto sulla maglia, cambia la percezione per gli avversari: se prima pensavano di poterti battere, ora vogliono farlo. Ecco perché bisogna resettare tutto. Pioli ha dimostrato di saper tirare fuori il meglio dai giocatori a disposizione, e questo conta già tantissimo. È soprattutto un allenatore che trasmette serenità: i ragazzi lo seguono, sono convinti delle idee di gioco che interpretano in campo, ha la squadra in pugno. Per un tecnico lavorare così è bellissimo. E poi ci sono le individualità: il Milan ha uomini capaci di ribaltare una partita in qualunque momento, da Leao a Theo Hernandez“.
Sul mercato ha aggiunto: “Penso che Maldini e Massara si siano mossi con obiettivi e soprattutto priorità ben definite. Hanno ingaggiato Origi, poi si sono concentrati sul trequartista: volevano De Ketelaere a tutti i costi perché evidentemente lo ritengono funzionale al progetto. È stata una trattativa lunga, estenuante ma sono arrivati al traguardo senza ricorrere a piani B: vedo delle scelte lineari. Il Milan è una squadra strutturata, collaudata. Si è rinforzata ed è campione d’Italia in carica. Con un girone più “umano” di quello dello scorso anno penso possa fare bella figura anche in Champions. Ci sono cinque squadre da evitare ai sorteggi: City, Liverpool, Real, Psg e Bayern. Fatta eccezione per il Liverpool, il Milan stavolta è nella stessa fascia delle altre…”.
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