Intervistato per La Gazzetta dello Sport, Mateo Rategui, il neo attaccante del Genoa, ha parlato delle impressioni dopo il primo periodo in rossoblù. Inoltre, l’attaccante della Nazionale italiana di Roberto Mancini ha spiegato le ragioni che lo hanno spinto ad accettare la proposta del club ligure di giocare in Italia.
In primo luogo, Retegui ha spiegato il diverso approccio agli allenamenti che ha trovato al Genoa rispetto al Tigre: “Il calcio è un lavoro e un divertimento da vivere con responsabilità e professionalità, ma fa parte del mio carattere. Sono qui per aiutare il Genoa. Il mio mestiere è segnare, ma non solo. Le differenze con l’Argentina? Sul piano dell’intensità e del dinamismo c’è grandissima differenza. Qui il ritmo è molto alto. E se guardo alle tre gare giocate con la Nazionale, anche la qualità lì era elevatissima”.
Dopo una chicca sul suo rapporto con Ciro Immobile, compagno in Nazionale, Retegui ha parlato della sua idea che lo ha spinto ad accettare il Genoa. Ecco cosa ha detto: “Immobile rivale? Mai. Ciro lo vedo come un compagno, mi ha trattato benissimo quando sono arrivato in Nazionale. La Lazio è un’altra cosa, andremo là per essere protagonisti. Ho accettato di venire in Italia perché sapevo che sarebbe stato molto meglio per me in chiave azzurra. Voglio continuare a giocare nell’Italia, è il massimo. E’ importante essere più vicino alla Nazionale. Il fatto di giocare nel Genoa sarà un grande aiuto”.
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