Al termine di Roma-Real Sociedad ha parlato José Mourinho ai microfoni di Sky Sports. Di seguito le sue parole:
CONTINUITA’: “Hanno avuto la palla e hanno creato problemi. Il nostro merito è stata l’organizzazione, lo sforzo, l’empatia dentro al campo. Ci si aiutava. Giocare contro il rombo è molto difficile. Abbiamo avuto esperienza contro l’Empoli e il Salisburgo, non era una novità ma è difficile. Serviva mentalità forte perché quando non hai tanto la palla serve una grande mentalità. Abbiamo controllato la partita anche non avendo la palla. Il secondo gol può essere importante ed è arrivato in un momento quando poi bastava gestire la partita”.
LASCIARLI GIOCARE PER RIPARTIRE: “Sì. È una scelta strategica e tattica. Non è stato facile però scegliere così perché avevamo un solo attaccante in panchina. Non avevamo Solbakken perché non è in lista. Nel secondo tempo mi sono ricordato della partita di ieri in cui il Bayern aveva Gnabry, Mané e Sané. A me ne bastava uno solo dei tre (ride, ndr). Stephan a volte resta in panchina perché poi ho bisogno di soluzioni in avanti. Quando gioca da quinto e si sacrifica, poi non posso chiedergli di giocare avanti e tornare. È dura, è dura. Adesso il Sassuolo, Dionisi è a casa tranquillo a bere acqua frizzante e vedere la partita con i ragazzi (ride, ndr)”.
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