Può aver pesato anche l’attesa per il mondiale e la conseguente delusione per non esser stato convocato?“No, non è stata una grande delusione… (pausa e sorriso, ndr) Sì, è chiaro che ci sono rimasto male, è stata una delusione. Come dicevo prima, però, da questa cosa negativa devo trovare la forza per fare meglio e migliorare. La mia carriera si è sempre contraddistinta in questo. E poi sono ancora giovane, avrò tempo per disputare un mondiale”.
Nella Roma lei si trova meglio ad agire come punto di riferimento unico oppure con un attaccante vicino?“A me piace giocare a calcio e sono abituato sin da piccolo a giocare in ruoli diversi. Sta al tecnico decidere e a me fare il meglio”.
Lo scorso anno ha segnato 27 gol. Quest’anno è fermo a quota 4. L’obiettivo è arrivare almeno ad una ventina?“Venti? No, no evitiamo di fare previsioni. Anche perché io sono uno che non si accontenta mai e voglio sempre migliorare il risultato precedente. Quest’anno vorrei avvicinarmi il più possibile allo scorso. Qualora ci riuscissi, sarei contento ma ripeto, voglio alzare l’asticella. Per cui il minimo è fare come nella passata stagione e se possibile migliorarsi”.
E invece l’obiettivo della Roma qual è?“Tornare in Champions, of course”.