Serie A – Un torneo a 18 squadre sarebbe possibile?
Molti si chiedono se una Serie A a 18 squadre aumenterebbe lo spettacolo diminuendo gli infortuni. Il punto
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L’idea di ridurre da 20 a 18 le squadre in Serie A è un’idea reale. A fare il punto della situazione ci ha pensato il giornalista Alessandro Barbano che sul Corriere dello Sport ha scritto: “Con un torneo a diciotto squadre, playoff e playout tra le prime e le ultime otto, è possibile giocare lo stesso numero di gare, difendere il merito sportivo e valorizzare il prodotto. La Lega scelga se essere la trincea della piccola furbizia o il laboratorio del futuro”. Queste le parole del noto giornalista Alessandro Barbano in esclusiva al Corriere dello Sport.
Un ex giocatore della Serie A ha parlato del suo passato in Italia
Si tratta di Radja Naingollan che alla Repubblica ha detto: “L’Italia mi manca, i miei amici, i ristoranti, la gente. Danneggiato dal mio stile di vita? Se uno fa tardi, beve, fuma una sigaretta, ai miei occhi non fa cose sbagliate. Poi in campo rendevo facile accettare tutto. Non mi sono mai preoccupato di cosa diceva la gente, tanti invece si nascondono. Di me si sa tutto perché esco e mi vedi nei locali, c’è chi beve più di me ma lo fa a casa e non lo sa nessuno”.
Naingollan sul suo trasferimento in nerazzurro
“Appena arrivato a Milano dissi che ero felice, ma che era più forte la delusione di essere andato via da Roma. E già non ero partito bene. Dopo il rigore sbagliato con la Lazio in Coppa Italia mi hanno iniziato a fischiare, mi sono venuti dubbi, è crollata la fiducia. Gli audio girati su WhatsApp erano fake news? No, no: ero io. Dicevo che volevo andar via, che volevo tornare perché non mi sentivo a mio agio. L’avevo mandato a un amico, ma sai Roma com’è, no? In un attimo lo avevano tutti. Dovevo saperlo, non sono stato molto intelligente, ma pazienza”. Queste le parole di Naingollan alla Repubblica.