Serie A – Bonaventura: “Voglio giocare fino a 40 anni come Ibra e Ribery”
Giacomo Bonaventura, centrocampista della Fiorentina, ha detto la sua sulla stagione 2021-22 del club gigliato.
Giacomo Bonaventura, centrocampista della Fiorentina, ha rilasciato delle dichiarazioni a Repubblica, parlando della stagione appena conclusa. Ecco le sue parole: “Raggiungere l’Europa è la testimonianza del lavoro e del progetto di una società che sta crescendo. E questo si vede, si respira anche tra noi giocatori. Ci saranno più impegni e sarà importante gestire bene la stagione perché l’asticella si alzerà sicuramente per noi giocatori. Dovremo mantenere alto il livello. Volevamo l’Europa a tutti i costi. È stata una serata bellissima, speriamo di viverne anche di migliori in futuro perché questa squadra può fare anche meglio”.
Su Vlahovic e Italiano: “Quando un ragazzo di 20 anni segna tutti quei gol, ci possiamo attendere che vada via. Ma non ci aspettavamo che lui decidesse di partire a gennaio, nel mezzo della stagione. Siamo rimasti un po’ sorpresi da questo ma la Fiorentina ha fatto bene: abbiamo continuato a creare tanto e sono arrivati due attaccanti forti come Cabral e Piatek. Nel 2020, una volta svincolato dal Milan, mi sarebbe piaciuto andare a giocare per Gasperini. Avevo parlato anche con Juric. Mi piaceva il loro modo di giocare. Poi sono venuto alla Fiorentina: il primo anno ci sono state alcune difficoltà ma alla fine ho trovato un allenatore che gioca con lo stesso imprinting. Ecco cosa ha portato. Sono molto contento di aver fatto questa scelta”.
Sul Viola Park e il futuro: “Sarà uno dei più belli al mondo. Qui c’è un bel progetto e negli anni porterà la Fiorentina e crescere sempre più. Il presidente è arrivato, ha comprato la società, ha creato una squadra competitiva, ha fatto un centro sportivo fantastico e vorrebbe fare anche lo stadio. Bisogna soltanto dire grazie a lui e a tutto il club. Giocherò un altro anno con la Fiorentina e sto già parlando con la società per il futuro. Voglio giocare fino a 40 anni come Ribery e Ibra”.