Serie A – Casini: “Serve una seria riflessione e un profondo cambiamento”

Il nuovo numero uno della Lega di Serie A Lorenzo Casini ha parlato dopo che l’Italia non si è qualificata a Qatar 2022

Serie A – Casini: “Serve una seria riflessione e un profondo cambiamento”

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Dopo l’amara eliminazione dagli spareggi a Qatar 2022 per mano della Macedonia del Nord ha parlato il nuovo presidente della Lega di Serie A Lorenzo Casini che ha detto: “La Nazionale è di tutti. Una grandissima delusione per i tifosi. È un insuccesso per l’intero calcio italiano, che deve indurre tutti a una seria riflessione e a un profondo cambiamento del nostro sistema. In questo momento vivo solo la grandissima delusione di tutti i tifosi. E sono molto dispiaciuto se penso alle bambine e ai bambini che attendono ancora di vedere l’Italia ai mondiali e che debbono poter continuare a crescere nel sogno azzurro”.

Ancora le parole di Lorenzo Casini

“Le società di Serie A e i loro giocatori hanno sempre risposto positivamente alla chiamata della Nazionale e sempre lo faranno, anche perché si tratta dell’impegno sportivo che unisce il Paese e ci dovrebbe sempre far superare ogni appartenenza e ogni divisione. La Nazionale è di tutti”. Così il nuovo numero uno della Lega di Serie A Lorenzo Casini dopo che l’Italia non si è qualificata per la seconda volta di seguito ai Mondiali.

Anche Gabriele Gravina ha parlato dopo l’amara eliminazione

Al contrario di Lorenzo Casini, Gabriele Gravina ha parlato di un “fastidio” dei club di Serie A nei confronti della Nazionale. Il numero uno della Figc si è presentato in conferenza stampa e ha detto: “Negli ultimi tre anni la Nazionale ha trovato il suo spazio e momenti di grande esaltazione. Manca una capacità da parte dei primi fornitori del materiale umano, abbiamo il 30% di italiani che giocano nelle Primavere e dei limiti oggettivi. I tecnici hanno una missione pressoché impossibile nel fare selezione: si cerca di valorizzare il più possibile i giovani che hanno poco impiego nelle loro società. Questo non vuol dire che i club hanno responsabilità per questo risultato: sicuramente, rispetto ad altre realtà c’è carenza di materiale umano. Un’altra cosa: mentre i ragazzi arrivano con entusiasmo, a ogni convocazione c’è sempre grande resistenza da parte dei club. La Nazionale è vista dai club più come fastidio che come opportunità”. Queste le parole di Gravina.