Il Papu Gomez ha rilasciato una breve intervista proprio su questo a TuttoSport. Ha iniziato parlando del retroscena della trattativa: “Credevo che sarei rimasto senza squadra fino a gennaio a Siviglia, anche se volevo scendere in campo. Ho avuto qualche offerta poco importante da Arabia e Francia, ma ho dato la priorità alla mia famiglia. A Monza è come tornare a casa visto che abbiamo casa a Bergamo. Poi si è infortunato Caprari e sono stato contattato da Galliani, altrimenti non avrebbero avuto bisogno di me. Con lui avevo già parlato qualche anno fa, quando ero nel mio momento migliore all’Atalanta, e mi promise che prima o poi avremmo lavorato assieme“.
Poi si è espresso sugli allenatori del campionato italiano, in particolare su Gasperini e Palladino: “Ho ritrovato una Serie A ad alti livelli assieme a Premier e Liga. Molti tecnici sono piuttosto creativi. In Palladino rivedo tanto Gasperini, ha uno stile prettamente offensivo e mi piacciono molto i suoi meccanismi. Proprio con Gasp mi dispiace di aver litigato, siamo adulti, spero di rivederlo presto. Avevamo fatto diventare l’Atalanta un top club. Adesso però voglio far crescere il Monza, l’obiettivo primario sono i 40 punti”.
E ha concluso parlando di Vignato e di se stesso: “Personalmente mi rivedo in Vignato, piccolo e rapido, proprio come me. Il talento non gli manca. Io ultimamente non sono al top, come calciatore ogni giorno mi sento sempre di più un lavoratore che un giocatore“.
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