Serie A – Pogba: “La Juventus è sempre stato il club numero uno in Italia”
Paul Pogba, calciatore della Juventus, ha analizzato il suo trasferimento in bianconero, parlando anche del Manchester United.
Paul Pogba, nuovo calciatore della Juventus, ha rilasciato delle dichiarazioni nella conferenza stampa di presentazione. Ecco le sue parole: “Anche quando ero in Inghilterra la Juventus era sempre il club numero uno in Italia. Abbiamo vinto per tanti anni, è stato strano non vedere la Juventus vincere anche se altre squadre sono cresciute. Ma questa è la Serie A, non è mai semplice. Vincere lo Scudetto non è mai stato semplice, ma la Juventus è sempre la Juventus ed è qua per essere prima. Questo faremo, è questa la caratteristica che appartiene alla Juventus. Dobbiamo crescere rispetto agli ultimi due anni, soprattutto a livello europeo. Abbiamo tutti il sogno di vincere la Champions, non credo sia un obiettivo ma di certo è un nostro sogno. Il primo obiettivo è vincere lo Scudetto dopo gli zero titoli dello scorso anno. La fame di vincere qui c’è, poi se ci sarà di vincere la coppa a livello europeo sarà un sogno per tutti”.
Sull’esperienza al Manchester United: “Cambiare allenatore ogni anno è dura, questo è stato un aspetto difficile per me. Poi ci sono stati un po’ di infortuni, ma credo fosse anche una cosa mentale: il giocare e il non giocare ti fa perdere il ritmo. C’è un po’ di tutto: allenatore, squadra, posizione… tutto questo mi ha un po’ bloccato. Ora però sono partito e vedrete un altro Paul Spero di non avere più problemi di infortuni e di giocare al mio posto, così potrò fare meglio rispetto agli ultimi anni”.
Su cosa è mancato al francese della Juventus: “I tifosi ovviamente, mi mancavano perché ho sentito che qua erano sempre dietro di me e dietro la squadra. Anche a Manchester c’erano, anche quando parlavo con Evra ho sempre detto che i tifosi in Italia sono differenti. Ora che sono tornato ho più esperienza, conosco meglio il mio corpo e non sono più così giovane. Oggi qua c’è una squadra diversa. Ho imparato tanto a Manchester, a tutti i livelli, e ora posso aiutare anche i più giovani della squadra. A livello tecnico è cambiato poco, posso aiutare la squadra così come ho fatto prima”.