In una lunga lettera il presidente del Venezia Niederauer ha confermato il suo sostegno alla squadra: “Sappiamo che è un momento difficile per tutti noi. Nell’ultimo anno abbiamo vissuto alti e bassi: ci siamo uniti come una squadra sa fare e siamo stati promossi in Serie A, abbiamo avuto un buon inizio di stagione nella massima divisione, e, più recentemente, stiamo affrontando un momento estremamente complicato.
Non sapevamo se la nostra organizzazione fosse pronta per la Serie A. È successo tutto molto rapidamente: quest’anno abbiamo tutti capito che abbiamo molto da imparare. Abbiamo lavorato sodo e i risultati in campo per la prima squadra non sono stati quelli che speravamo. I tifosi ci hanno sempre supportato durante questo percorso. L’insoddisfazione manifestata dopo la partita contro la Sampdoria era giustificata, ed i giocatori li hanno ascoltati. Il supporto dei tifosi per la squadra nelle partite contro Udinese e Atalanta mi ha reso orgoglioso di far parte di questo progetto e mi ha motivato a lavorare ancora di più per portare avanti i nostri piani a lungo termine.
Sebbene i risultati in campo siano stati deludenti per tutta la famiglia del Venezia FC, non significa che il progetto sia completamente fuori rotta. Abbiamo utilizzato il capitale per migliorare lo stadio sia da un punto di vista strutturale che di esperienza generale dei tifosi, stiamo costruendo un nuovo quartier generale ed un nuovo centro sportivo, stiamo investendo nella ricostruzione del nostro settore giovanile e abbiamo anche inserito una squadra femminile nelle nostre fila.
Dati tutti questi progressi su così tanti fronti, mi è dispiaciuto vedere lo striscione fuori dallo stadio che suggeriva a uno dei nostri colleghi di “andare a casa”. Contrariamente a quanto si dice sulla stampa, le decisioni relative alla squadra vengono prese in gruppo. Non prendo decisioni sui giocatori da solo, così come non lo fa l’allenatore e nessun altro. Il gruppo che ho creato per prendere le decisioni l’anno scorso è lo stesso gruppo che ha preso le decisioni quest’anno. Il nostro modello è diverso. Gli input e le opinioni spettano a più persone, non al singolo, e non è una novità di questa stagione. I giocatori che sono qui godono del supporto dell’intero gruppo, compreso l’allenatore, altrimenti non li avremmo portati al Venezia.
Il sostegno espresso durante la partita per Collauto, Poggi e Zanetti è stato da loro apprezzato, ne sono certo, ma siamo tutti coinvolti in questo progetto, insieme. Il successo che abbiamo riscosso l’anno scorso l’abbiamo progettato insieme, e quest’anno stiamo lottando insieme. I giocatori, l’allenatore, la dirigenza della squadra sportiva e io condividiamo tutti la responsabilità e continueremo a farlo. Se qualcuno cerca un capro espiatorio per le nostre mancanze, incolpi me, non uno dei miei colleghi. Non abbiamo mollato, non lo faremo mai e nemmeno nessun altro dovrebbe farlo“.
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