Serie A – Mourinho: “Ci è stato tolto il diritto di vincere la partita”
L’allenatore della Roma ieri dopo il pareggio per 1-1 contro il Napoli ha detto parole durissime contro l’arbitraggio di Di Bello e Di Paolo.
Ieri la Roma ha raggiunto il pareggio pochi secondi dopo il 90′ contro il Napoli. Una prova positiva per i giallorossi, che arrivano così a 12 risultati utili consecutivi in campionato. A fine gara José Mourinho si è detto molto soddisfatto della prova dei suoi: “L’esultanza è perché durante la partita mi sembrava impossibile uscire con un risultato positivo. La mia squadra ha giocato benissimo ed è cresciuta. Ho sempre pensato finire questa partita con un buon risultato. Per questo per il pareggio ho esultato. La mia squadra è stata fantastica, dopo aver giocato giovedì. Grande qualità, grande carattere, atteggiamento fisico e mentale incredibile“.
L’ingresso di Mkhitaryan è stato decisivo: “Per questo lui gioca sempre. Un ragazzo che non è mai infortunato, mai squalificato, gioca sempre, per noi è duro. Il Leicester per esempio ha cambiato 9 giocatori ieri rispetto alla partita in Conference nell’ultima partita. La mia squadra è stata fantastica, dal primo minuto mi era sembrato impossibile vincere ma alla fine ci siamo riusciti. Per me è un orgoglio. Ci sono squadre che giocano per vincere lo scudetto ma noi no, ma abbiamo il diritto per giocare per vincere le partite. Oggi non mi è sembrato così. Ho letto giornali che dicevano che le squadre prime in classifica subiscono torti arbitrali, il campionato si decide anche se l’arbitro sbaglia a favore di chi lotta per lo scudetto. Oggi sembrava per noi impossibile vincere questa partita. Il signor Di Paolo e il signor Di Bello in qualche momento ho sentito vergogna di essere lì“.
Sugli episodi: “Il rosso a Zanoli, nel primo tempo è sempre giallo. Il rigore non fischiato a Zaniolo è rigore. Meret tocca la palla ma dopo il contatto ci sta. C’è molto di più, voglio un po’ di rispetto. Noi lavoriamo tanto. Non siamo bravi ancora per giocarci lo scudetto, ma voglio avere il diritto di giocarmi le partite. Sabato voglio avere il diritto di vincere la partita“.