La prima giornata di campionato è andata in archivio ieri, con le vittorie di Napoli e Juventus contro Verona e Sassuolo. Il mercato invece è ancora in pieno svolgimento e uno degli ultimi colpi in Serie A è stato l’acquisto di Giulio Maggiore da parte della Salernitana. Il centrocampista classe 1998 ha lasciato lo Spezia, club in cui è cresciuto e di cui era capitano, e ha voluto salutare la piazza e la squadra, togliendosi anche qualche sassolino. Queste le sue parole su Instagram: “Cara Spezia, la nostra è una storia unica, indissolubile, che niente e nessuno potrà mai distruggere. Ci sarebbero tante cose da raccontare che sono successe in questo ultimo anno, ma credo che anche questa volta debba prevalere il racconto delle emozioni e delle gioie vissute nei miei 6 anni in prima squadra, con la maglia della mia città.
Ci tengo solamente a dire che molte cose trapelate in questi ultimi mesi riguardo al rinnovo del contratto non corrispondono alla realtà, purtroppo non ci sono state le condizioni per continuare ma attribuire solamente a me le responsabilità non credo sia corretto e soprattutto non credo di meritarlo. Credo che in un lungo cammino come è stato il mio possano capitare episodi spiacevoli, poco chiari e facilmente male interpretabili, ma vi garantisco che ho sempre cercato di agire con correttezza e lealtà, mi sono sempre preso le mie responsabilità in campo e fuori.
Ne approfitto per ringraziare tutto lo Spezia Calcio, la mia seconda famiglia, che mi ha dato la possibilità di realizzare il sogno che avevo fin da bambino, esultare sotto la curva ferrovia. Detto questo, ciò che io voglio preservare più di tutto è l’enorme affetto che ha legato me al popolo spezzino, alla gente del Picco. Quanto amore mi avete dato! Ricordo ancora le mie prime partite al picco e quel fantastico coro che mi lasciò senza parole: “ole ole ole ole giulioo000 giulioooo0”. Spero di aver ricambiato tutto ciò sul campo. Onorando sempre la maglia e lottando sempre per questi colori.
L’ultimo anno ho portato la fascia da capitano in ogni stadio d’Italia, fascia che mi sono conquistato negli anni, con lavoro e umiltà e che da spezzino ha un valore simbolico esagerato e indescrivibile. Ebbene si, la storia giunge al termine e mentre scrivo queste righe non riesco a trattenere l’emozione, perché mi passano in mente tantissime immagini di questi anni. Compagni, mister, direttori, fisioterapisti, magazzinieri, dipendenti del club che oggi sono amici. Vi voglio ringraziare uno ad uno, veramente col cuore. Anni di b, la fantastica promozione, due salvezze in serie a. 188 partite, 18 gol. Che bello ragazzi! A tutti i tifosi e a tutti gli spezzini, grazie! Siete speciali, sono e rimarrò per sempre uno di voi!”.
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