Serie A – Juric: “Prestazione negativa preoccupante. Su Vojvoda…”

L’allenatore del Torino, tornato ieri in panchina dopo i problemi di salute, ha analizzato la prestazione dei suoi, sconfitti dal Sassuolo

Serie A – Juric: “Prestazione negativa preoccupante. Su Vojvoda…”

Juric

Ieri il Torino è stato sconfitto in casa, nei minuti finali, dal Sassuolo, grazie a un gol di Alvarez, nell’ultimo match del sabato di Serie A. In conferenza stampa il tecnico granata Ivan Juric ha analizzato la gara. La scelta dell’attacco: E’ stata una scelta giustissima, abbiamo creato le situazioni che volevo come il gol di Vlasic annullato. Volevo tirare fuori i centrali e creare spazi per Vlasic, potevamo fare meglio e lì siamo stati sfortunati. Questa era la mia idea, aprire quegli spazi un po’ come con il Lecce.
Il gol subito:Una serie di errori… Buongiorno deve essere sempre in anticipo, ma prima non dovevamo farlo crossare. E’ stata una serie di errori banali, non ci sono state grandi giocate ma eravamo tutti posizionati. Al di là del gol, non c’è il rammarico di aver perso un punto come con l’Inter. Oggi mi preoccupa la prestazione negativa.

Il calo:Abbiamo fatto sei gare oltre le nostre possibilità, siamo stati splendidi. Oggi serviva una partita diversa, ci mancavano Rodriguez e Vojvoda che sono fondamentali, ed eravamo troppo lenti. C’erano i presupposti per fare bene: le prime sei mi hanno sorpreso, oggi invece molto male e ci vuole ben altro“.
Le condizioni dell’esterno: Ieri un fastidio muscolare al flessore, voleva giocare ma avevo timore di perderlo per un lungo periodo. Da come dice lui, non è niente di grave. Lunedì riprendiamo gli allenamenti”.

Pellegri, Sanabria e gli uomini offensivi: “Volevo dare una scossa, ma dobbiamo trovare qualcosa in attacco che ci dia una certezza. Provare a inventarci qualcosa di più, anche perché ci sono giocatori che hanno alti e bassi: Radonjic fa la differenza e gli creo spazi, ma poi magari fa veramente male. E lo percepisci subito che farà male. La loro storia è così, ora dobbiamo lavorare sulla continuità. Anche Seck è giovane, a Bergamo è stato stupendo e forse è normale che non sia così continuo”.