Benevento – Caserta: “Lapadula sposta gli equilibri”
Il tecnico dei campani al termine del match ha commentato la prestazione della squadra, soffermandosi su quella di Lapadula
Al termine della gara vinta per 4-1 dal Benevento contro il Cittadella, il tecnico dei campani, Fabio Caserta, è intervenuto commentando la prestazione della squadra. Queste le sue parole: “La squadra ha sofferto contro una squadra forte, che negli ultimi anni ha spesso fatto i playoff. La squadra, a mio avviso, ha iniziato molto bene nei primi 15’ minuti, dopo aver subito il pareggio abbiamo perso le dinamiche di gioco e sofferto. Saper soffrire, non abbattersi come successo con il Lecce, è comunque qualcosa di positivo. Abbiamo portato a casa tre punti, un successo meritato.”
Lapadula fa la differenza
Su Lapadula c’è poco da dire, in Serie B sposta gli equilibri perché ha qualità importanti. Viene da un periodo di difficoltà fisica perché ha avuto un problema in Nazionale e non si è mai allenato con la squadra. Dobbiamo anche aspettarlo perché è un giocatore fondamentale. Quando è in campo gli avversari lo temono perché é un giocatore importante. Da una settimana si allena con la squadra, sono molto contento per questo e lo sono per i ragazzi perché oggi non era facile. Siamo stati bravi a saper soffrire tutti insieme. Non possiamo pensare di dominare le partite per novanta minuti, sappiamo di dover lavorare tanto ma, dopo cinque partite, sono molto contento e soddisfatto.
Una gara sofferta
“La sofferenza c’è e ci sarà sempre, non siamo il Real Madrid. Giochiamo in B, abbiamo degli ottimi elementi ma ci sono anche gli avversari. Il Cittadella non era l’ultima arrivata, quando soffri va dato merito a chi hai davanti. C’è tanto da lavorare per evitare gli errori che commentiamo durante la partita. La sofferenza fa parte del gioco del calcio, ma nei primi venti minuti potevamo fare tre gol e sarebbe stata un’altra partita. Alla squadra rimprovero solo di cambiare atteggiamento dopo un gol subito, invece noi dobbiamo continuare a giocare. Non bisogna pensare solo al bel gioco, tante volte serve la concretezza.”