Serie B – Buffon: ”Non smetto. La testa e il corpo rispondono alla grande”
Gianluigi Buffon ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Radio Rai. Diversi gli argomenti trattati
Gianluigi Buffon è intervenuto ai microfoni di Radio Rai dove ha trattato diversi argomenti. Inizialmente, ha parlato della sua condizione fisica. ”La mia testa e il mio corpo rispondono alla grande e io in questo momento non prendo in considerazione l’idea di smettere, mi accorgo di essere un giocatore molto importante per i miei compagni e i tifosi del Parma, per me è molto gratificante.”
Sull’Italia
Buffon ha detto la sua sull’Italia. ”Devo dire la verità e non per difendere il gruppo, il problema dell’Italia è stata solo la buona sorte. Quando vinci il Mondiale e l’Europeo ti deve andare tutto bene, ora sta pagando quel briciolo di fortuna avuto in precedenza. Nelle due gare la prestazione c’è stata sono stati due pareggi figli della casualità. Non credo il problema dipenda dagli attaccanti, non li metto in discussione, soprattutto Ciro Immobile. Verso di lui che ha numeri e lavora tanto ci vuole più clemenza. Una nuova chiamata da Mancini per l’ultimo Mondiale? Non voglio che al ct che ha già tante pressioni ne aggiunge una nuova”.
Sulla sua vecchia squadra e Cristiano Ronaldo
Il portiere ha parlato anche dell’addio di Ronaldo.”La squadra bianconera sta solo vivendo un passaggio, non so se generazionale o di ossatura di squadra che sta cambiando, ma un po’ di dazio lo paghi. Se hai certezze come Allegri o i giocatori, magari non arrivi all’obiettivo ma vicino ci vai. Cristiano Ronaldo? Credo che nessuno possa essere rimasto stupito dal suo addio. Ha la nomea di grandissimo professionista, riferito soprattutto a se stesso. I tifosi lo hanno idolatrato per le prestazioni e i gol, e sulla scelta di andare via non ci vedo nulla di illogico. E’ stata una scelta da parte sua ponderata e razionale, che ha confermato il percorso della sua carriera. Posso solo parlare bene di Cristiano, è un professionista eccezionale e dà il cento per cento per la causa“.